Introduzione al mondo dei Virus
Settembre 14, 2023
Si stima che sul nostro pianeta esistano 10 nonilioni (10 alla 31a potenza) di singoli virus, in pratica potremo assegnarne uno a ogni stella dell’universo 100 milioni di volte.
I virus appartengono ad ogni aspetto del mondo naturale, brulicano nell’acqua del mare, vengono trasportati nell’atmosfera e si annidano in minuscoli granelli di terra.
I microbi e i virus presenti sul pianeta sono, perciò, parte integrante dell’ambiente ed essenziali per tutto: dal sistema immunitario al microbioma intestinale, agli ecosistemi terrestri e marini, alla regolazione del clima da cui dipende la sopravvivenza stessa di tutte le specie. Infatti, questi microrganismi fanno sì che singole popolazioni (come gli insetti) non competendo con le altre contribuiscono al mantenimento della biodiversità. Negli oceani, i virus uccidono ogni giorno circa il 20% dei microbi presenti, rilasciando in circolo i materiali organici di cui sono costituiti, compreso il carbonio e l’azoto che contribuiscono ad alimentare altri microbi. Questo processo è essenziale poiché circa la metà dell’ossigeno presente sulla Terra viene prodotto dai microbi degli oceani. Inoltre, i virus sono in grado di influenzare anche i livelli di anidride carbonica del pianeta, contribuendo a nascondere il carbonio nelle profondità dell’oceano. Qualcosa di simile avviene anche nel corpo umano, dove i virus possono aiutare a regolare i batteri nel tratto gastrointestinale e ad addestrare il sistema immunitario a combattere alcune infezioni.
Questi agenti possono replicarsi solo con l’aiuto di un ospite e sono in grado di dirottare organismi da ogni ramo dell’albero della vita, compresa una moltitudine di cellule umane. Tuttavia, riusciamo a vivere in questo mondo pieno di virus con probabilità relativamente basse di sviluppare malattie. Infatti, questi “agenti informatizzanti” hanno un rapporto solo con determinate cellule. Quando il corpo di un essere umano viene infettato, non sempre si manifesta una malattia, l’infezione si verifica quando il virus inizia a moltiplicarsi e molte cellule del corpo vengono danneggiate favorendo la comparsa dei primi sintomi e della conseguente patologia. Se il sistema immunitario riesce a combattere il virus che è entrato nelle cellule e si è replicato, la persona non si ammala. Tuttavia, l’organismo reagisce in modi diversi.
I virus esistono da qualche miliardo di anni, ma ancora oggi non è chiaro se si è evoluta prima la cellula o il virus. Esistono tre teorie che cercano di spiegare l’origine dei virus; la prima suggerisce che i geni codificanti i virus potrebbero originariamente provenire da cellule, come i batteri. Piccole sezioni di DNA potrebbero essere sfuggite dal genoma di una cellula, ottenendo alla fine un rivestimento proteico: il primo virus. La seconda teoria suggerisce che i virus si siano evoluti da un antico organismo unicellulare che ha smesso di essere in grado di riprodursi da solo, diventando invece dipendente dalle cellule ospiti. L’ultima ipotesi propone che i virus esistessero prima delle cellule; potrebbero essersi evoluti nel tempo per produrre membrane e pareti cellulari, dando origine alle cellule viventi. È possibile che tutte queste teorie siano corrette.
Ma cos’è un virus? E possiamo definirlo un essere vivente?
Un virus è solo una massa di proteine che avvolge una molecola di istruzioni genetiche (il codice genetico del virus), non visibile al microscopio ottico. Non può essere considerato un essere vivente perché non completa tutti e sette i processi vitali, ovvero il movimento, la respirazione, la sensibilità, il nutrimento, l’escrezione, la riproduzione e la crescita.
Tuttavia, i virus hanno informazioni genetiche codificate nel DNA o nell’RNA, una caratteristica condivisa da ogni altro essere vivente. Pur essendo i principali predatori del mondo microbico, non hanno la capacità di riprodursi e devono quindi impossessarsi della cellula di un ospite (un’infezione) e utilizzare i suoi processi per replicarsi. Il virus inietta il proprio DNA nell’ospite e, talvolta, questi nuovi geni sono utili all’ospite diventando parte del suo genoma.
All’interno del corpo, il virus entra in contatto fisico con la membrana plasmatica di una cellula bersaglio e la attraversa, successivamente riprogramma i macchinari della cellula per produrre proteine virali e materiale genetico in modo da creare nuove copie di sé stesso. Le nuove particelle virali infettano altre cellule, trasformandole anch’esse in fabbriche di produzione di virus.
Tra le infezioni virali, quelle influenzali si sono diffuse a livello mondiale con effetti importanti sulla salute delle società. La mancanza di trattamenti efficaci, potrebbe aver giocato un ruolo nel cambiamento delle strutture antigeniche, pertanto, la tradizione fitoterapica attraverso l’utilizzo di nutrienti specifici, come ad esempio le bacche di Sambuco, può essere un’opzione per la gestione dell’influenza e del raffreddore
Per approfondire l’argomento e valutare quali supplementi ci possono essere di aiuto durante la stagione influenzale, il giorno 27 Settembre alle ore 21:00, la Dottoressa Giulia Lanza terrà un webinar sulla piattaforma zoom.
Vi aspettiamo.